Muffins alla frutta secca

Per la serie non si finisce mai di imparare e grazie a internet che soddisfa la mia curiosità ho scoperto un po’ di differenze tra muffins e cupcakes.

La prima, quella + evidente che balza all’occhio, è la forma…il muffins ha la “cupola” dovuta alla cottura a temperature più alte, mentre il cupcake è piatto per poter essere glassato.  La glassatura è un’altra delle differenze tra i due dolcetti infatti il muffin non viene glassato mentre il cupcake si.

Altra caratteristica che ho trovato navigando qua e la è l’orario in cui si mangiano: i muffins a colazione, i cupcakes nel pomeriggio….opssss io questa cosa non la sapevo e li mangiavo indifferentemente a qualsiasi ora ;-(

E ancora una differenza che non sapevo e soprattutto che non ho mai rispettato … la grandezza: i cupcakes sono più piccoli dei muffins…oh no!!!! io ho sempre usato gli stessi pirottini e la stessa teglia...

In ultimo il muffin viene considerato un “pane” perché viene utilizzato l’olio mentre il cupcake è un dolce per l’utilizzo del burro.

Quante cose ho scoperto…se voi conoscete altre differenze o curiosità non esitate a raccontarmele!!!!

Spero di non avervi annoiato con queste nozioni…ora passiamo alla ricetta dei muffins che ho preparato sempre per il brunch di compleanno sabato.

Muffins alla frutta secca

Ingredienti

250g farina

200ml latte

125g zucchero

80g frutta secca tritata (quella che preferite o avete in casa, io ho mischiato noci, nocciole e mandorle)

50ml olio

2 cucchiaini di lievito

1 uovo

Un pizzico di sale

In una ciotola mettete tutti gli elementi secchi (farina setacciata, lievito, zucchero, frutta secca, un pizzico di sale) e mescolate bene.

In un altro contenitore sbattete l’uovo con l’olio e il latte.

Unite i due composti e amalgamate bene.

Riempite per 2/3 i pirottini e informate per i primi 5 minuti a 220° (la temperatura alta darà al dolce la forma a cupola con la crepa caratteristica) poi a 180° per 20 minuti.

Visto che oggi sono in vena di curiosità vi dico anche questa: la tradizione vuole che l’impasto sia girato 12 volte, per amalgamarlo senza rovinarlo.