31 gennaio 2013

Muffins multicereali


Da qualche tempo staziona nella mia dispensa un sacchetto di farina multicereali. L’avevo comprata per fare il pane, ma la pigrizia culinaria di questo periodo ha sempre il sopravvento quindi poca voglia di preparazioni lunghe e di portare pazienza per la lievitazione. Così l’altro giorno ho deciso di provare ad utilizzarla per altro: dei muffins per la colazione (che notoriamente io non faccio, ma i miei amici si).


Muffins multicereali
Ingredienti
250g farina multicereali
200ml yogurt bianco
70g miele
50ml olio di semi
1 uovo
½ bustina di lievito
1 pizzico di sale

In una ciotola sbattete l’uovo con l’olio, lo yogurt e il miele. Quando il composto sarà ben amalgamato unite la farina (io ho aggiunto dei semi di papavero perchè mi piace la loro consistenza sotto i denti), il lievito  e un pizzico di sale e mescolate.
Riempite per 2/3 i pirottini, mettete qualche semino sulla superficie e informate per i primi 5 minuti a 220° (la temperatura alta darà al dolce la forma a cupola con la crepa caratteristica) poi a 180° per 20 minuti.


Su internet ho comprato questi pirottini, sia marroni che rosa, devo dire che mi piace il risultato finale!!!!

30 gennaio 2013

Risotto con cime e di rapa e salsiccia


Giovedì complice una bella giornata di sole decido di passare la pausa pranzo al mercato…grave errore!

Ho riempito il bagagliaio della Smart di frutta e verdura…ehm ehm la verità è che cercavo un cappello di lana (stile puffo) che tutt’ora non ho trovato L

La sera torno a casa e guardo i miei 2 chili di cime di rapa, stupende né! Ma mi prende il panico…forse sono un po’ tante! Dubito che il mio coinquilino le mangi!
Errore è un gatto amante di fiori e piante quindi appena le cime di rapa sono state appoggiate sul tavolo sono state attaccate dalla iena che ha seminato qualche foglia qua e la sul pavimento della cucina…grazie Appiccico da quando ci sei tu il mio consumo di swiffer e detersivo del pavimento ha avuto un’impennata! Ma vi dico la verità, un po’ di disordine, qualche filo delle tende tirato e fazzolettini e cotton fioc (la sua nuova passione) sparsi per casa al mio rientro dal lavoro vengono ampiamente ripagati dalle sue coccole e dalla sua dolcezza…quindi W il mio coinquilino peloso!!!!

Tornando alle mie cime di rapa mi dico e ora che faccio? Iphone...google…ricette con le cime di rapa…un mondo!!!!
Opto per risotto cime di rapa e salsiccia, frittata con cime di rapa, una torta salata che ho surgelato e la parte restante la faccio bollire e la surgelo.


Risotto con cime e di rapa e salsiccia
Ingredienti
320g riso
500g cime di rapa
200g salsiccia
1/2 cipolla
1 bicchiere di vino bianco
1lt brodo vegetale
Burro qb
Olio evo qb
Pecorino qb
Sale

Lavate le cime di rapa, togliete le foglie sciupate e quelle meno tenere e spezzettatele grossolanamente, sbucciate la salsiccia e tagliatela a tocchettini e affettate finemente la cipolla.
In una pentola mettete dell’olio e fate imbiondire la cipolla che avete precedentemente tritato, poi mettete i tocchetti di salsiccia, fatela rosolare, aggiungete le cime di rapa e fatele leggermente appassire.
Versate il riso, e fatelo tostare mescolando e facendolo amalgamare con la verdura e la salsiccia, sfumate con il vino bianco e quando questo è evaporato aggiungete il brodo vegetale (che avrete fatto facendo bollire una cipolla, due coste di sedano, due carote e una zucchina in acqua salata per circa un’ora) bollente, poco alla volta mescolando spesso.
A fine cottura (18/20 minuti) spegnete il fuoco e mantecate il risotto con il burro e il pecorino.


Se vi piace il piccante aggiungete del peperoncino al soffritto di cipolla.



29 gennaio 2013

Vellutata di carciofi e patate con granella di pistacchi


Sono abbonata alla rivista Cucina Naturale e sono una follower sulla pagina fi facebook quindi quando hanno proposto questo gioco non potevo non partecipare!
3 ingredienti indicati da loro e la fantasia dei lettori…io sono stata su un piatto facile facile, ma buono e ideale in queste giornate fredde.


Vellutata di carciofi e patate con granella di pistacchi
Ingredienti
4 carciofi
3 patate
1 scalogno
1 limone
1/2 lt di brodo vegetale
Sale
Pepe
Una manciata di pistacchi

Pulire i carciofi (togliete le foglie esterne più dure, tagliate la punta, apriteli a metà e levate la barbetta) e tagliateli a spicchi. Immergeteli in una ciotola con acqua e limone per non farli annerire.
Tritate finemente uno scalogno e fatelo soffriggere in una padella con un filo d’olio. Quando avrà preso colore aggiungete i carciofi (passateli nella carta da cucina per togliere l’eccesso d’acqua), le patate sbucciate e tagliate a cubetti (di circa un centimetro) e fate rosolare. Aggiustate di sale, coprite con il brodo vegetale (che avrete fatto facendo bollire una cipolla, due coste di sedano, due carote e una zucchina in acqua salata per circa un’ora) e lasciate cuocere per 20 minuti/ mezz’ora (finchè non vedete che la patata inizia a sfaldarsi e i carciofi ad ammorbidirsi).
Frullate con il mixer ad immersione e rimettete sul fuoco per 5 minuti per addensarsi.
Servite con una spolverata di pepe nero macinato fresco e un’abbondante manciata di pistacchi tritati.


Io ho aggiunto dei crostini e un carciofino sott’olio.

A me la vellutata piace abbastanza densa, ma se la volete più fluida aggiungete più brodo o un filo di latte caldo prima di frullarla.



24 gennaio 2013

Torta al cioccolato, con ganasce di cioccolato al latte e lamponi

Una torta nata così al volo, dopo un invito per una pizza con delle vecchie amiche.
Eh si sabato è stata la giornata delle vecchie amicizie: pomeriggio con un’amica di vecchia data che complice fb ora è tornata a far parte della mia vita.
Poi la messa per Laura, un’amica che ci ha lasciati 5 anni fa…una volta all’anno rivedo vecchi amici, tutti uniti ancora dall’affetto per Laura, dal suo ricordo e con tanta voglia di abbracciare la mamma e il papà che, beati loro, ormai si sono trasferiti a Loano.
E per finire pizza!!!!  A casa della Danila con anche Roberta, i loro mariti e i loro cuccioli Daniele, Greta e Flavia…vi ho già parlato di loro e vi ho mostrato le torte che ho fatto per loro.
In questo caso niente pasta di zucchero, ma giusto un dolcetto.

La mia classica torta al cioccolato, ricoperta di ganasce al cioccolato al latte, qualche lampone per dare colore e per finire (non so rinunciare alle decorazioni) foglie di cioccolato.


Torta al cioccolato
Ingredienti
170g farina
150g zucchero
125ml latte
75g burro
50g cacao amaro in polvere
30g fecola
4 uova
1 bustina di lievito

Ganasce di cioccolato al latte
Ingredienti
200g panna liquida
300g cioccolato al latte

Scaldate la panna in un pentolino, quando sarà ben calda spegnete, togliete dal fuoco e spezzettate il cioccolato nella panna. Mescolate bene finchè non si sarà sciolto. 
Lasciate raffreddare in frigo. 

23 gennaio 2013

Cavolfiore speziato al forno

Vi è avanzato del cavolfiore al vapore oppure avete voglia di condirlo in modo differente?
L’altra sera ho pensato a questo metodo, sempre light (quindi niente burro o besciamella)... l’ho gratinato al forno con un filo d’olio e tante spezie.


Cavolfiore speziato al forno 
Ingredienti
Cavolfiore al vapore o bollito
Olio evo
Sale
Pepe in grani
Cannella e zenzero in povere
Chiodi di garofano
Noce moscata

In una ciotola mettete il cavolfiore diviso in cimette, versate 2 cucchiai d’olio, unite un cucchiaino di cannella, mezzo cucchiaino di zenzero, alcuni grani di pepe, una grattugiata di noce moscata e un paio di chiodi di garofano. Salate e mescolate bene per amalgamare le spezie.

NB: potete utilizzare le spezie che preferite o che avete in casa, secondo me ci starebbe bene anche del cumino. Anche per le quantità io vi ho dato quelle che ho messo io per un cavolfiore intero, ma voi unitele in base al vostro gusto! Io ho usato il cavolfiore viola, ma se usate quello bianco io aggiungerei della curcuma per dargli un bel colore dorato.

Ungete leggermente il fondo di una pirofila e versate il contenuto della ciotola.
Infornate a 180° per 5 minuti.


22 gennaio 2013

Involtini di radicchio tardivo, speck e provola

Il radicchio tardivo
A novembre, dopo che la campagna abbia "subito" almeno due brinate, è il tempo di raccogliere il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo.
Il padre di tutti i radicchi del Veneto non è però ancora pronto per raggiungere le tavole dei suoi innumerevoli estimatori.
Sarà l'acqua di risorgiva e la mano esperta dei produttori a consentirgli di esprimere, nel giro di alcune settimane, tutta la sua bellezza, la sua croccantezza, il suo gusto inconfondibile, la gioia dei palati più raffinati.
SAPORE
costola dorsale di sapore gradevolmente amarognolo e croccante nella consistenza.
COLORE
lembo fogliare rosso vinoso intenso con nervature secondarie appena accennate; costola dorsale (nervatura principale) bianca.
CARATTERISTICHE TECNICHE
germogli regolari, uniformi, e dotati di buona compattezza; foglie serrate, avvolgenti che tendono a chiudere il cespo nella parte apicale; cespo corredato di una porzione di radice fittonante perfettamente tolilettata e di lunghezza proporzionale alla dimensione del cespo, comunque non superiore a 6 cm.


Può essere cucinato come contorno in modo molto semplice e veloce, lavandolo, tagliandolo a metà longitudinamente, messo in forno a 180° con un filo d’olio e del sale per 5 minuti.
Questa volta però ho preferito servirlo come piatto unico (in porzioni ridotte sarebbe anche un buon antipasto)


Involtini di radicchio tardivo, speck e provola
Ingredienti
2 ceppi di radicchio tardivo
4 fette di speck
4 fette di provola spesse 1 cm
Olio evo
Sale e pepe

Lavate il radicchio, asciugatelo con uno strofinaccio pulito per togliere l’eccesso d’acqua. Togliete il fondo e tagliatelo a metà per il lungo. Aprite leggermente le foglie e infilate il formaggio. Richiudete le foglie e arrotolate una fetta di speck alla base.
Disponete gli involtini in una teglia ricoperta di carta forno.
Versate un filo d’olio sulle foglie lasciate libere dallo speck, salate (non troppo perché sia lo speck che il formaggio sono molto saporiti) e aggiungete un po’ di pepe nero macinato fresco.
Infornate a 180° per 5/10 minuti, giusto il tempo di far appassire il radicchio, sciogliere il formaggio e rendere croccante lo speck.

Servite caldi!




18 gennaio 2013

Farfalle di kamut con fagiolini e pomodorini



Con i fagiolini cotti al vapore avanzati dal pranzo di ieri ho preparato una gustosissima pasta ieri sera: veloce, facile e leggera.

Farfalle di Kamut con fagiolini e pomodorini
Ingredienti
150g pasta (io ho usato quella di kamut, vuoi scegliete quella che preferite)
200g fagiolini
20 pomodorini
1 spicchio d’aglio
1 limone
Olio evo
Sale
Pepe

Mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata ( se non avete già i fagiolini pronti, come è successo a me ieri potete lavarli, togliere le estremità, tagliarli in 3 parti e metterli a cuocere insieme alla pasta) per il tempo indicato sulla confezione.
Nel frattempo fate rosolare l’aglio (privato del germe interno) con un filo d’olio in una padella antiaderente. Quando si sarà leggermente colorato e avrà profumato l’olio toglietelo e aggiungete i pomodorini tagliati a metà. Fate saltare a fiamma alta. Se avete già dei fagiolini bolliti o al vapore, tagliateli in 3  e aggiungeteli, aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere qualche minuto finchè la pasta non sarà cotta.
Scolate la pasta al dente, mettetela in padella con le verdure e fatela mantecare.
Servite con una grattugiata di scorza di limone. 

17 gennaio 2013

Tisana limone e zenzero

Faccio largo uso di thè e tisane, le preferisco all’acqua, soprattutto in inverno. A casa ho un ripiano di un mobiletto della cucina pieno di tisane di tutti i tipi provenienti da mezzo mondo, e sabato Silvia mi ha regalato ben 4 tisane particolarissime, ma nonostante questo ieri da Natura Si sono stata 10 minuti in adorazione nel reparto thè, infusi e tisane, ma sono stata brava e mi sono trattenuta, ho comprato però una bella scorta di limoni e zenzero per la mia tisana serale.
Spesso provo a fare le tisane Home Made, con le erbe del mio terrazzo o con la frutta, questa tisana la faccio da anni, da quando un’amica di mia mamma le aveva consigliato l’infuso di zenzero come cura per una tosse brutta (io dico che era dovuta all’eccessivo consumo di sigarette più che al freddo) che l’assillava ormai da settimane.
Navigando su internet per trovare spunti per questo post e non tediarvi solo con i miei racconti ho scoperto cose molto interessanti su quella che considero una confort tisana.

Lo zenzero rappresenta un potente stimolante, sopratutto per via del fatto che contiene un olio essenziale, la cui sostanza fondamentale è il gingerolo, che si ottiene dalla secrezione di specifiche cellule ghiandolari. Ad ogni modo, un gran numero di studi ha dimostrato come lo zenzero sia in grado di svolgere effettivamente azioni benefiche sul corpo umano.
Ad esempio, lo zenzero si caratterizza per combattere efficacemente la dispepsia, dato che concentra la sua azione sopratutto sull'apparato digerente, contrastando tutti i relativi disturbi, come ad esempio flatulenza, meteorismo e gonfiore di stomaco.
Inoltre, dalla tradizione popolare sono giunte anche ottime referenze circa una funzione antiemetica svolta dallo zenzero, efficace anche contro i reumatismi e, inoltre, si sono avute numerose conferme anche circa lo svolgimento e di una fondamentale azione antispasmodica.
Lo zenzero pare che sia anche di apportare numerosi benefici al cuore, nonché permetta di ridurre la viscosità del sangue, come confermano diversi studi effettuati in India, effettuati su dei soggetti che soffrivano di disturbi alle arterie coronarie.

Lo zenzero è una delle spezie che vengono utilizzate più frequentemente in campo terapeutico.Non dobbiamo dimenticare come lo zenzero venga usato sopratutto nella medicina orientale, per via della proprietà stimolante che si concentra sul sistema nervoso e per la sua azione calmante di vari tipologie di disturbi.In Cina lo zenzero è particolarmente diffuso per via della sua azione stimolante sulla forza e sull'energia dell'uomo.Lo zenzero viene soprannominato con il termine di “spezia calda”, per il semplice fatto che è in grado di svolgere un'azione stimolante sulla circolazione , oltre che per bloccare il vomito.Si tratta di una spezia che ha anche notevoli proprietà antiflatulente e antisettica.Lo zenzero si caratterizza per avere anche un'elevata utilità nel combattere sintomi come la nausea, sopratutto quella che viene provocato dal cosiddetto mal d'auto.Una funzione lenitiva è svolta dallo zenzero anche nei confronti dei disturbi di stomaco e dolori muscolari, mentre si può certamente impiegare anche per permettere un notevole aumento della flora batterica intestinale e sconfiggere coliti e diarree.
Lo zenzero sembra una radice il cui uso non comporta particolari effetti collaterali, al contrario della maggior parte dei farmaci che combattono la cinetosi, che provocano piuttosto frequentemente sonnolenza.Ecco spiegato il motivo per cui lo zenzero viene utilizzato piuttosto notevolmente per una cura alternativa delle nausee, in particolar modo per quelle che sono provocate da uno stato di gravidanza.



Tisana limone e zenzero
Ingredienti
1/2 limone
1/2 cm di radice di zenzero fresco
1 cucchiaino di miele
Con l’aiuto di un pelapatate tagliate la buccia del limone facendo attenzione a non prendere la parte bianca, tagliatela a listarelle e mettetela in una tazza.
Grattugiate lo zenzero dopo averlo sbucciato, oppure tagliatelo a fettine sottili e unitelo al limone.
Fate bollire l’acqua, versatela nella tazza, aggiungete un cucchiaino di miele (io sto usando quello di castagno che fa la mia amica Nicoletta, uno spettacolo!!!) e lasciate in infusione coprendo con un piattino per una decina di minuti.
Con un colino filtrate la tisana e bevetela bella calda, magari sul divano, sotto la copertina in pile con il gatto in braccio!

Lo so che l’ho già detto ma io adoro Appiccico sono stata proprio fortunata a trovare un coinquilino così!!!! 

Il Vassoio è un regalo di Roberta...GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!

le tisane di Silvia

15 gennaio 2013

Vellutata di barbabietole

Continua la settimana depurativa a base di verdure e zuppe.

Alla fine ieri sera non ho fatto la vellutata di patate dolci perché navigando qua e la mi sono imbattuta in un’immagine molto accattivante di una zuppa di barbabietole e ho voluto provare a farla un po’ a modo mio, diciamo meno elaborata rispetto alla versione del Cucchiaio d’Argento (sito su cui avevo trovato la foto di cui vi dicevo sopra).
Fino a un anno fa non mangiavo le barbabietole e non so nemmeno il perché, non le avevo mai prese in considerazione, ora mi capita di usarle spesso perché hanno un colore fantastico che rende subito un piatto allegro e bello!

Vellutata di barbabietole
Ingredienti
400g barbabietole
1 vasetto di yogurt
½ scalogno
Brodo vegetale
Olio evo
Aceto
Sale
Basilico

Affettate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire in una padella con un filo d’olio extra vergine, unite le barbabietole tagliate a pezzetti più o meno delle stesse dimensioni, aggiungete un cucchiaio di aceto e quando evapora versate circa un litro di brodo vegetale (che avrete fatto facendo bollire una cipolla, due coste di sedano, due carote e una zucchina in acqua salata per circa un’ora), aggiustate di sale e lasciate bollire per un’oretta.
Quando le barbabietole si saranno ammorbidite frullate con il mixer ad immersione.
Versate in una ciotola, amalgamate con lo yogurt e servite con qualche foglia di basilico sminuzzata e del pane all’aglio tostato (io niente pane…x questa volta).



14 gennaio 2013

Vellutata di patate dolci


Dopo i bagordi alimentari del weekend questa settimana solo verdura!!!!
Grazie ai mie amichetti per il bel we, rilassante e divertente…ma quanto abbiamo mangiato?!?
Sabato sera cera al Gallo Nero di Montecrestese VB http://www.osteriagallonero.it/... Date un occhio al menù!!!!
Ieri pranzo al Caffè della Sera di Arona NO, non trovo il sito internet L
Ieri sera tisana!!!! Grazie a Silvia che è arrivata con delle tisane fantastiche!

Questa sera mi farò una vellutata!
Vellutata di patate dolci
Ingredienti
500g patate dolci
500ml brodo vegetale
½ scalogno
Olio evo
Sale e pepe
Noce moscata

Tritate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire in una padella antiaderente con un po’ d’olio. Aggiungete le patate sbucciate e tagliate a cubetti di circa un centimetro, fate rosolare un paio di minuti, versate il brodo vegetale (che avrete fatto facendo bollire una cipolla, due coste di sedano, due carote e una zucchina in acqua salata per circa un’ora), aggiustate di sale, aggiungete un’abbondante spolverata di pepe nero macinato fresco e una grattugiata di noce moscata. Lasciate bollire per una quindicina di minuti, fino a che la patate non saranno morbide (fate la prova con uno stuzzicadenti). Frullate con il mixer ad immersione (a me piace lasciare qualche pezzetto un po' più grande), rimettete per 5 minuti sul fuoco per far addensare e servite ben calda.
Se vi piace il piccante al posto della noce moscata mettete del peperoncino o della paprika.



La foto è di qualche tempo fa, l’avevo nel mio album di foto di cui scrivere il post (sono tante, mannaggia!!!!!)

11 gennaio 2013

Cookies cioccolato e cocco


Questo weekend avrò ospiti a casa!!! Anche se io e Appiccico viviamo in una piccola mansarda abbiamo invitato a stare da noi per il weekend Clara e Francesco. L’occasione è la visita nella ridente Villadossola di un gruppo di amici che però non posso essere ospitati tutti a casa di Fabrizio, quindi, visto che l’importante è stare insieme, ridere, scherzare e abbracciarci, ci stringeremo un po’.
Ma secondo voi io che non faccio mai colazione potevo lasciare i miei ospito a digiuno?!?
Assolutamente no!!!!
Quindi ho preparato dei cookies e visto che in questo periodo sto consumando una quantità notevole della variazione Nespresso al cocco ho pensato di fare una piccola variante alla solita ricetta che uso per questi biscotti sostituendo le noci con del cocco rapè. 
Il profumo che ieri sera inondava casa è ottimo…speriamo!


Cookies cioccolato e cocco
Ingredienti
230g farina
200g burro
200g gocce di cioccolato
100g zucchero di canna
80g cocco rapè
50g zucchero semolato
1 cucchiaio di bicarbonato
½ cucchiaino di sale
1 uovo + 1 tuorlo
Qualche goccia di estratto di vaniglia

Fate sciogliere il burro in un tegame a fiamma bassa, o a bagno maria. Versatelo in una ciotola e unite il sale, l’estratto di vaniglia, lo zucchero di canna e quello semolato (La dose corretta di zucchero sarebbe 180g di canna e 100g semolato, ma così secondo me i cookies diventano eccessivamente dolci, soprattutto se consideriamo che il cocco è già dolce. È stata una prova, eventualmente nei prossimi giorni rettificherò. Stay tuned! )e mescolate bene. Aggiungete l’uovo e il tuorlo e sbattete con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e spumoso.
Mettete la farina e il bicarbonato setacciati, poco alla volta, mescolando, per non far formare i grumi, il cocco e infine le gocce di cioccolato.
Ricoprite una teglia con la carta da forno e posizionate delle palline di composto (io come dose uso il porzionatore del gelato) abbastanza distanti tra loro e con il palmo della mano schiacciatele leggermente.

Infornate a 180° per 15 minuti.

Aspettate che i biscotti si raffreddino leggermente prima di toglierli dalla teglia perché sono molto friabili e rischiate di romperli.


9 gennaio 2013

Vin brulè

Amando molto le spezie non posso che adorare il Vin Brulè!!!
Il mio ricordo è fortemente legato ai mercatini di Natale di Bolzano e Merano dove da qualche anno vado soprattutto per andare a trovare la mia amica Barbara...
ehm ehm Barbaraaaaaaaaaaaaaaaaaaa ti ricordi 2 anni fa?!? Mi sa che da allora tu non lo bevi più!!!!

Ultimamente l'ho riscoperto e bevuto abbondantemente nel post immersione...thè e vin brulè!!!! per scaldarci un po' ;-)

Il primo dell'anno sono andata con alcuni amici subbini a Paraggi, io ero l'addetta alla torta e vin brulè!!!
Cecilia thè, panettone gastronomico, torta salata e passito di Pantelleria, Nicoletta ha portato dei panini (non vi dico le dimensioni) poco light: alcuni con la cotoletta, altri con la frittata...ahahahah sembravamo veramente la famiglia Brambilla in vacanza. E non contenti nel tardo pomeriggio giro di focaccia dal Giò offerto da Silvia e Andrea.

Ma torniamo a questa bevanda calda dal gusto avvolgente e decisamente riscaldante. NB indicata anche come decongestionante quindi indicato per curare il reffreddore!

La ricetta è molto semplice e si presta a innumerevoli versioni e varianti per esempio qualche mese fa a Bologna ho assaggiato la versione fatta con il vino bianco, ottima!!!!


Vin Brulè
Ingredienti
1lt di vino rosso corposo
200g zucchero
2 stecche di cannella
Anice stellato
4/5 chiodi di garofano
Una grattugiata di noce moscata
1 limone
1 arancio

In un tegame mettete le spezie, le scorze degli agrumi senza la parte bianca mi raccomando se no risulteranno amare (io per comodità uso il pelapatate) e lo zucchero. Versate il vino e portate a ebollizione a fiamma bassa girando di tanto in tanto per far sciogliere lo zucchero (io vi consiglio quello superfine). quando il liquido sarà arrivato a bollore lasciate ancora bollire per 5 minuti.
Filtrate con un colino e servite molto caldo.
Se volete renderlo meno alcolico potete avvicinate il fuoco al vino e fatelo fiammeggiare.



8 gennaio 2013

Vellutata di broccolo viola


 L'altro giorno al supermercato ho visto questo broccolo, non potevo non comprarlo! Il colore è stupendo!!!


Ho pensato di utilizzarlo per due preparazioni: una vellutata lighe e un risotto.

Vellutata di broccolo viola
Ingredienti
1/2 broccolo
250ml latte scremato
Sale
Noce moscata

Tagliate il broccolo a cimette, prendetene alcune e fatele cuocere a vapore per una decina di minuti. Queste le userete per decorare il piatto.
Versate il latte in una pentola, salate e portate a bollore, unite le cime di broccolo e fate cuocere finche non inizieranno a sfaldarsi, aggiungete della noce moscata e frullate con il mixer ad immersione. 
Servite aggiungendo i broccoli al vapore.

Questa è una versione molto light anche se vi assicuro che era molto gustosa, ma se volete fare qualcosa di meno dietetico potete aggiungere a fine cottura del formaggio spalmabile che darà più gusto e più corposità al piatto oppure potete far a vapore tutto il broccolo, ripassarlo in padella con un soffritto di cipolla e aggiungere del latte intero o della panna.