Sempre
passeggiando a Portovecchio (si è capito che mi è piaciuto molto questo paese?)
ho trovato i Testaroli. Li avevo già mangiati a casa di un’amica e ho deciso di
portarli a casa…
Ho
usato il pesto comprato qui per condirli.
Mamma
ha apprezzato molto…ha fatto il bis e si è portata a casa la schiscetta.
La
mia curiosità mi ha spinto a cercare la ricetta e qualche curiosità su
internet.
Da
Wikipedia
I testaroli sono un antico primo piatto originario
della Lunigiana.
Secondo alcune fonti la loro
origine risale all'Antica Roma, tanto che
vengono considerati il tipo di pastasciutta più antico. La
loro storia è comunque legata a quella dell'antica città romana di Luni .
Sono fatti con acqua e farina (anticamente farro) e si preparano mescolando gli
ingredienti in una pastella fluida cotta a legna per alcuni minuti a formare
una specie di crespella di alcuni millimetri di spessore. La cottura avviene in
particolari contenitori chiamati testi, anch'essi di origine antica, un
tempo in terracotta ,
oggi anche in ghisa.
§
I sottili dischi di pasta vengono tagliati a
quadretti o rombi di pochi centimetri di lato (lasagnette). Si versano quindi i
testaroli in acqua bollente aggiungendo a copertura qualche foglia di castagno
e facendoli cuocere a fuoco spento per pochi minuti. Si condiscono col pesto,
con olio e formaggiopecorino, oppure con pomodoro o
con sugo ai funghi porcini.
§
Si versa la pastella nei testi di terracotta,
precedentemente lasciati arroventarsi vicino alle braci, viene fatta una pila
di testi in modo tale che la pastella si cuocia sopra e sotto. Una volta
"smontata" la pila si servono in cestini di vimini e usati come
companatico di salumi affettati e formaggi cremosi. Questa versione è meglio
nota come panigacci.
La
ricetta l’ho trovata internet, non l’ho ancora sperimentata.
Testaroli (ricetta
per 4 persone)
Ingredienti
400g
di farina (metà grano duro, metà tenero ‘0’)
1lt
(scarso) d’acqua
Sale
La
ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di testo e camino, ma in
casa si può utilizzare una padella antiaderente
In
una ciotola mescolate le due farine, aggiungete un paio di cucchiaini di sale
fine e l’acqua. L’impasto dovrà avere la consistenza di quello delle crepes. Lasciate
riposare un ora.
Versate
un paio di cucchiai del composto nella padella ben calda e fate cuocere fino a
che la superficie non si scurirà, giratelo e cuocetelo dall’altro lato.
Lasciate
raffreddare e tagliate a listarelle.
Fate
cuocere i testaroli in acqua bollente salata per pochi minuti (giusto il tempo
di farli scaldare) e condite con
abbondante pesto.
Vi allego questa cartolina comprata a Monterosso con la ricetta del pesto.
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