AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
amiche!!!!
Adoro le mimose simbolo di
questa festa e non mi sento sminuita nel mio essere donna se un uomo oggi mi
regala un mazzo di fiori o mi fa gli auguri.
Quindi viste le cose lette
su fb e vari messaggi io mi offro volontaria per ricevere i fiori delle mie
amiche che li schifano per la puzza (cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa??????????????? Le
mimose profumano) o per principio (?!?).
Quest’anno la mia mamma mi
ha fatto un super regalone (x la verità già 15gg fa) una pianta di mimosa!!!!!!
Piccola, in linea con la mansardina, ma era il mio sogno da anni e ora ce l’ho…speriamo
duri…Appiccico ha già provato a farle un attacco. Gattaccio ti faccio diventare
un trovatello se continui a rovinarmi le piante!!!!!!!!! Scherzooooooo chi mi
conosce sa che adoro il mio coinquilino!!!!! Ma mi fa morire il suo amore per i
fiori e le piante e la sua ossessione per l’acqua! Adesso la mattina dopo
essersi fatto la doccia lui, fa il bagnetto ai suoi giocattoli! E va bè almeno
è pulito!!!!
Tornando a questa giornata
per una cena tra amiche stasera ho fatto questa torta.
Torta alla yogurt con
limone e semi di papavero ripiena di crema al limoncello
La ricetta della torta l’ho
fatta modificando questa
Ingredienti
250g farina
150g zucchero
125 ml yogurt bianco
100g burro
100g burro
50g semi di papavero
2 uova
2 cucchiaini di lievito
1 limone
In una ciotola lavorate il burro morbido con lo
zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete la farina setacciata con il
lievito, i semi di papavero e la scorza grattugiata di un limone.
In un’altra ciotola
sbattete le uova con il latte e il succo del limone.
Unitele gli ingredienti liquidi a quelli secchi e
mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Infornate a 180° per 35/40 minuti (fate la prova dello
stecchino per controllare la cottura)
La
crema l’ho realizzata aggiungendo qualche
cucchiaio di limoncello (dipende dal grado alcolico che volete raggiungere)
alla crema pasticcera* raffreddata.
*Crema
pasticcera
Ingredienti
500ml
latte
125g
zucchero
40g
farina
4
tuorli
Scorza
di limone
In
un pentolino fate scaldare il latte (senza portarlo a bollore) con la scorza di
limone (fate attenzione a non prelevare anche la parte bianca del limone che
renderebbe la crema amara).
In
una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, quando saranno ben amalgamati
aggiungete la farina setacciata e mescolate bene. Versate il latte caldo nella
ciotola, sbattete bene e rimettete il composto nel pentolino. Riposizionate sul
fuoco e fate bollire per un minuto.
Ma per non dimenticare il vero
significato di questa festa vi copio l’articolo della Stampa.
Come nasce la festa della donna?
A CURA DI MAURIZIO TERNAVASIO
Oggi è la
festa della donna: quando nasce la ricorrenza?
Due le date
principali, tutte legate all’8 marzo: la celebrazione si è tenuta per la prima
volta negli Stati Uniti nel 1909 e in Italia nel 1922. Anche se nel nostro
Paese, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, inizialmente coincise con
il 12 marzo, giornata in cui cadeva la prima domenica dopo l’8 marzo. Da allora
si ricordano le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma
anche le discriminazioni e le violenze che le riguardano ancora in alcune parti
del mondo.
Quale è
stato l’avvenimento che ha dato il via alla festa?
Le origini
risalirebbero al 1908, quando un gruppo di operaie dell’industria tessile
Cotton di New York scioperarono per protestare contro le condizioni in cui
lavoravano. Dopo alcuni giorni di conflitto con le maestranze, l’8 marzo il
proprietario, per ritorsione, bloccò tutte le porte di uscita dello
stabilimento. Quel giorno scoppiò un incendio che uccise 129 di loro.
Successivamente questa data fu proposta da Rosa Luxemburg come giornata di
lotta internazionale a favore delle donne.
E’ vero che
si tratterebbe di una versione contestata da molti?
Sì, secondo
alcuni si farebbe in realtà confusione con un’altra tragedia verificatasi a New
York, quando il 25 marzo 1911 morirono 146 lavoratori (per la maggior parte
giovani donne immigrate dall’Europa) durante l’incendio della fabbrica
Triangle. Altri dicono che l’evento prenda invece spunto dalla repressione
della polizia di una manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi nella
medesima città ben prima, cioè nel 1857.
L’8 febbraio
viene comunque ricordato anche per un altro fatto…
L’8 marzo è
una data davvero rivoluzionaria. In quel giorno del 1917, a San Pietroburgo, le
donne marciarono lungo le strade per il «Pane per la Pace», chiedendo a gran
voce la fine della guerra e manifestando per i propri diritti. Evento che in
Russia diede origine alla Rivoluzione di Febbraio, alla successiva destituzione
dello zar e all’attribuzione del diritto di voto alle donne stesse.
E’ vero che
qualcuno nel nostro Paese pensò persino di attribuire all’8 marzo dignità di
festa nazionale?
Sì, accadde
nel 1959, quando le senatrici Luisa Balboni, Giuseppina Palumbo e Giuliana
Nenni presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna
una festa nazionale. Ma l’iniziativa cadde ben presto nel vuoto.
Perché la
mimosa è il simbolo della festa?
Anche in
questo caso la storia è controversa. Sembra che in Italia l’idea di eleggere il
fiore a simbolo della ricorrenza sia da attribuire all’iniziativa risalente al
1946 delle femministe Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei le quali,
venute a sapere che il vicesegretario del Pci Luigi Longo intendeva regalare
nel giorno della ricorrenza tutta al femminile delle violette, suggerì di
cercare un fiore più povero e più diffuso nelle campagne. Scelta probabilmente
dettata dalla stagionalità e da un fattore di gusto e di colore.
E’ vero che
quest’anno non sarà facile regalare le mimose?
Sì, oggi ci
saranno meno mimose a disposizione. Ma non c’entra la crisi, è tutta colpa
delle temperature. Le bizze del clima, infatti, hanno ritardato la fioritura
della pianta simbolo della Festa delle donne provocando una flessione pari a un
terzo della produzione totale. Ma i prezzi sono rimasti più o meno
invariati.
Quali sono
le iniziative a corollario della festa?
La Festa
della donna quest’anno sarà all’insegna della prevenzione e della difesa della
salute. Numerosi in tutta Italia i progetti dedicati al benessere femminile. A
Milano l’Andos (Associazione nazionale donne operate al seno) ha messo in atto
un’iniziativa in collaborazione con diverse strutture ospedaliere per visite
senologiche gratuite dal 4 all’8 marzo. All’Ospedale San Camillo di Roma si può
approfittare di un vero e proprio pacchetto prevenzione per donne dai 40 ai 60
anni, con mammografie, visite senologiche e ginecologiche, pap test e test
dell’Hpv. L’Aied (Associazione italiana per l’educazione demografica) offre a
Napoli per oggi un Open Day di prevenzione, con visite ginecologiche,
senologiche e pap test.
Qual è
l’attuale apporto della donna nel mondo politico italiano?
La Festa della
donna si celebra quest’anno con un aumento del 47% della presenza femminile in
Parlamento, dove quasi un neo eletto su tre (31%) è donna, ma in altri settori
come giustizia, authority, università e ricerca le «quote rosa» sono ancora al
lumicino. Secondo la Coldiretti, che ha commissionato la ricerca, l’aumento
della rappresentanza rosa in parlamento rappresenta «un profondo cambiamento
che avvicina l’Italia ai migliori standard europei e mondiali». Valori
superiori si registrano solo tra le elette alla Camera in Spagna (38%) ed in
Germania (32 %).
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